“Filippo La Vaccara”

Dal 18 novembre al 7 gennaio 2018 presso l’Oratorio Madonna delle Grazie,
Castello di Vigoleno Vernasca – Piacenza


Filippo La Vaccara, Senza titolo, 2012, filo e rete metallici, carta, gesso, spray,
25 x35 x 23 cm

Il borgo medioevale di Vigoleno da qualche tempo è divenuto osservatorio sul contemporaneo grazie all’apertura della chiesa della Madonna delle Grazie all’arte dei nostri giorni. Uno spazio fuori dalle mappe dell’arte solite (gallerie, musei, fondazioni) che chiede, quindi, un atto di fiducia allo spettatore chiamato a seguire traiettorie impreviste, per ritrovarsi in un luogo intimo in cui incontrare le opere. Luigi Recchia è stato promotore di un ciclo di mostre che, tra il 2016 e il 2017, ha visto la realizzazione di tre eventi espositivi degli artisti: Amedeo Martegani, Enzo Cucchi e Diego Perrone. A concludere il programma del 2017, mentre si preparano nuovi progetti, si inaugura a novembre e prosegue fino a gennaio 2018 l’esposizione di Filippo La Vaccara.


Filippo La Vaccara, Untitled, 2000, vinilico su tela, 150 x 300 cm

L’allestimento dialoga direttamente con il contesto sacro che lo ospita, attraverso una selezione di opere realizzate tra i primi anni 2000 fino ai nostri giorni. Accompagna l’evento un libro d’artista, con testi di Mercedes Auteri e Roberto Tagliaferri. I soggetti, espressi per mezzo della scultura, pittura o disegno, si distinguono per le atmosfere oniriche, la sintesi, la leggerezza. Paesaggi, animali e uomini sono immersi in un naturalismo panico che testimonia la vitalità della tradizione pittorica italiana nell’arte contemporanea.


Filippo La Vaccara, Senza titolo, 2000 vinilico su tela, 300 x 450 cm


Filippo La Vaccara, Senza titolo, 2015 acrilico su carta, 30 x 40 cm

FILIPPO LA VACCARA (Catania, 1972) inizia la sua carriera artistica nel 1998, con la personale a cura di Francesca Pasini in Viafarini a Milano. Nel 1999, scelto da Angela Vettese e Giacinto di Pietrantonio per il Corso Superiore d’Arti Visive alla Fondazione Antonio Ratti di Como, partecipa ad uno stage con Haim Steinbach. Nel 2002 risiederà per alcuni mesi come Artist in Residence presso la Fondazione Orestiadi di Gibellina, dove esegue 5 grandi dipinti poi esposti nella mostra Laboratorio a cura di Achille Bonito Oliva e attualmente parte della collezione del museo. Nel 2015 due sue grandi opere, proprietà della collezione di Mario e Bianca Bertolini, vengono acquisite dal Museo del 900 di Milano. Nel 2016 riceve la menzione d’onore del Focus-Abengoa International Painting Prize, presso la Fundacion Focus-Abengoa di Siviglia che acquisisce la sua opera. Nello stesso anno realizza un libro monografico (ALLEMANDI Editore) finanziato con un grant concesso all’artista dalla POLLOCK-KRASNER FOUNDATION, INC di New York.


Filippo La Vaccara, Senza titolo, pastelli su carta, 15 x 20 cm

Tra le personali: Filippo La Vaccara (2000 e 2001), entrambe a cura di Francesca Pasini, presso la Galleria Salvatore+Caroline Ala, Milano; La trama invisibile (2009) Galleria Claudia Gian Ferrari e Galleria The Flat – Massimo Carasi, Milano (con testi di Laura Cherubini e Marco Meneguzzo); La Vaccara / Maillet (2012, con lo scultore Daniel Maillet) a cura di Marco Meneguzzo, presso il Museo Valtellinese di Storia e Arte di Sondrio e alla Galleria Credito Siciliano di Acireale; Sculpture as a whole (2017, con lo scultore Pino Deodato), a cura di Mercedes Auteri, MIDeC, Museo Internazionale del Design Ceramico, Laveno Mombello (Varese). Tra le collettive: 2006 Getting on mother’s nerves, Psycological drama and contemporary drawing, curated by David Godbold, Mother’s Tankstation, Dublino; 2010 La Scultura Italiana del XXI secolo (2010) Fondazione Arnaldo Pomodoro, Milano, a cura di Marco Meneguzzo; 2016 Focus-Abengoa International Painting Prize, Fundacion Focus-Abengoa, Siviglia.


Filippo La Vaccara, Senza titolo, 1999 gesso dipinto,
110 x 140 x 28cm

Inaugurazione Sabato 18 novembre dalle 16 alle 19
Aperto sabato e domenica dalle 15.30 alle 18.30 o su appuntamento chiamando il numero 328 6092309