Il “Museo riflesso” di Nino Costa

Ha inaugurato sabato 16 giugno, negli spazi espositivi della Galleria Arionte di Catania,
la mostra personale fotografica di Nino Costa, curata da Roberto Mutti

di Giamina Croazzo

Nino Costa, Venezia, Biennale d’arte 2017

Più di 60 immagini di piccolo e medio formato, disposte sulle pareti del piano superiore e inferiore della Galleria Arionte di Catania. A guardarle si compie un viaggio lungo cinque anni, ma diventano più di venti se si considerano gli scatti dei primi anni Novanta. Fotografie, quest’ultime, di poco successive a quelle su cui lavorano Luigi Ghirri nel suo lavoro “Il Palazzo dell’Arte”, e il tedesco Thomas Struth nel “Museum Photographs”, una delle sue ricerche più apprezzate.

Anche “Museo riflesso” di Nino Costa è una serie di fotografie realizzate in varie occasioni e in diversi luoghi d’arte internazionali: da Parigi a Firenze, da Münster a Roma, passando per Venezia e Trieste. Il fotografo ritrae la gente nel museo, è testimone silenzioso dell’incontro tra il museo e i visitatori, che vi entrano dentro, ne diventano parte, in una unione immortalata nella fotografia: nel riflesso di due volti sul vetro della Dama con Liocorno di Raffaello (Galleria Borghese 2017) o nella loro trasformazione in esseri altri, quasi mitologici, metà umani e metà sculture, come la scultura di Damien Hirst (Palazzo Grassi 2017) con gambe, sneakers e calzoncini corti.

Nino Costa, Roma, Galleria Borghese 2017
Nino Costa, Venezia, Palazzo Grassi 2017

Il fotografo rimane in silenzio ma si gode lo spettacolo, un’altra mostra – per così dire – che si rivela ai suoi occhi casualmente, e della quale coglie i particolari, evidenti o nascosti, divertenti o malinconici. Il suo sguardo a volte afferra l’ironia di una posa buffa, involontaria o voluta, come nel caso dei selfie di chi copia i movimenti della statua alla quale è di fronte; o ancora nei punti di vista inusuali di opere che sembrano dialogare tra loro, come il caso della Sala di Michelangelo della Galleria degli Uffizi (ancora nell’allestimento di Antonio Natali) con la Cleopatra dormiente che ricalca il movimento della Madonna del Tondo Doni.

Nino Costa, Venezia, Biennale d’arte 2013

Questi scatti di Nino Costa profumano di vita: la vita di un fotografo, viaggiatore e appassionato d’arte, la vita degli altri visitatori, distratti o attenti, e la vita a cui sembrano ritornare i personaggi ritratti nei dipinti, come il Van Gogh della Gare d’Orsay, i volti della Tribuna degli Uffizi o quelli di Gabrielle d’Estrées con una delle sorelle, sempre del museo fiorentino. Quei personaggi partecipano a quanto avviene, quasi ci guardano con complicità, perdendo cosi la propria aura sacrale.

Nino Costa, Firenze, Galleria degli Uffizi 2015

E noi, che guardiamo quelle foto, diventiamo visitatori privilegiati: godiamo due volte, della bella foto e delle opere immortalate. Ci identifichiamo in quelle persone viste di spalle, facendo nostro il loro sguardo ed entrando, a nostra volta, nell’obiettivo del fotografo.

 

Nino Costa, Il Museo riflesso, a cura di Roberto Mutti.
Fino al 15 luglio, da lunedì al sabato ore 10:00 – 13:00 | 17:00 – 21:00
Arionte Arte Contemporanea via San Michele, 32 Catania
arionted@gmail.com | +39 0952275062

Nino Costa, Il Museo riflesso, una panoramica della mostra